lunedì 24 gennaio 2011

Febbre e catamarano!

Dice un proverbio cinese...non perdete mai il gusto di essere malati...sarà...a me girano le palle! Ah se mi girano mi girano terribilmente. Due giorni a casa con l'influenza senza vedere miglioramenti... ad una settimana dalla deadline per la tesi di dottorato che da sola proprio non vuole finirsi!
Oddio in realtà è finita ma questo non è così importante...quando sono malato mi vengono in mente tutte le cose che potrei fare se fossi in forze...il fatto che tutte quelle cose non le abbia fatte prima e che quasi sicuramente non le farò neppure dopo non è poi così rilevante...
Nel frattempo riguardo vecchi film e navigo un po' su internet. Mi organizzo il prossimo viaggio che sto per fare...a patto che questa maledettissima influenza mi passi...e penso al raggiungimento di due sogni. Sì due perché visto che sono malato penso in grande! La fine della tesi e la prossima pubblicazione del libro, sogno numero 1. Non è poco insomma dopo anni di ricerca vederlo su di uno scaffale è una soddisfazione enorme...se poi qualcuno prima o poi si degnasse anche di leggerlo questo sì che sarebbe davvero fantascienza! In Italia ci sono più scrittori che lettori quindi temo che a parte una ristretta cerchia di amici il sogno numero 1 rimarrà semplicemente quello di vederlo pubblicato magari da una buona e famosa casa editrice...ecco questo sì sarebbe un sogno!
Sogno numero 2: mi compro la barca. Sì sì me la compro. Abbandono definitivamente il marxismo e mi compro la barca...oddio no sto diventando come D'Alema...ok allora mi compro la barca e non abbandono il marxismo! Ho trovato, all'ancora ridotto in condizioni pietose, nel porto di Bari un vecchio Caicco turco...meraviglioso...certo è completamente da rimettere a posto, i mogani saranno da scrostare a fondo ma vuoi mettere la soddisfazione. È da quando ho 12 anni che sogno di avere una barca e di viverci sopra! Alla faccia dell'età che avanza dei reumatismi e dell'umidità...voglio vivere su una barca! Tra tutti i mezzi di trasporto la barca è quella che preferisco: l'aereo vola secondo leggi fisiche ignote per lo più anche a chi li costruisce...il treno necessita di rotaie ed ha quindi percorsi prefissati, ve la ricordate Buffalo Bill di De Gregori? Tra bufalo e locomotiva? Appunto quello! L'automobile è noiosa e si passa solitamente più tempo nel traffico di agglomerati umani inconsulti...la motocicletta sì...quella mi piace ma dove li metto i miei libri? E tutte le mie cose dalle quali difficilmente riesco a separarmi? No no la barca! Libero...al vento...ecco sì ancora meglio che il caicco che necessità del carburante...la barca a vela. Piccola precisazione nautica. Un caicco può veleggiare ma è un coso talmente grande e pesante che veleggia solo se c'è la bora. Ed è lento. Motivo per cui molto spesso va a motore. Quindi nafta quindi civiltà...no no. A vela è deciso. Oddio quanto mi piacerebbe un brigantino! Ma in quel caso avrei bisogno di un equipaggio. No troppa gente. Qualcosa di manovrabile anche da solo e possibilmente di veloce. Ci sono un catamarano. Bello il catamarano! È un'animale ibrido non fende le onde...ci vola sopra a pelo d'acqua. Ha un pescaggio minimo quindi si può addentrare anche in calette con poca acqua...ed è soprattutto veloce! Ne ho visto uno meraviglioso in vendita...ormeggiato a Danzica! Ecco magari è un po' fuori mano...e poi come lo riporto in Italia? Che scemo che sono...a vela ovviamente! Ecco cosa amo del mare non ci sono barriere enormi serve solo tempo. Io in fondo lavoro con il tempo. Con il passato che cerco di ricucire con il presente. Faticosamente con i pochi arnesi di cui disponiamo...archivi, documenti, fotografie, racconti...ma soprattutto disponiamo di noi stessi, della nostra supposta capacità critica. Un giorno uno degli storici che più amo mi disse: un bravo storico per fare il suo mestiere ha bisogno di una matita, un foglio di carta e di tempo per rimettere in discussione tutto ciò che si sa su di un determinato argomento! Io tempo ne ho...sono bloccato in un letto con l'influenza. Anche se volessi fare altre cose non potrei...ho la febbre e non posso uscire...ed allora navigo tra le onde delle pagine che ho scritto tra quelle che scriverò su di un catamarano che vola sull'acqua e sul tempo, con le vele della mia immaginazione completamente spiegate verso porti nuovi e mare aperto.