mercoledì 16 febbraio 2011

...134 giorni...

...sono sobrio da 134 giorni...li conto come gli alcolisti...eppure non ho smesso di bere!
Tempo fa affermavo fiero di non voler smettere di fumare. Non ho smesso. Non ho mai voluto smettere di bere...un medico me lo ha consigliato ma io non ci riesco.
Un oggetto che quasi indissolubilmente si lega alla sigaretta è il bicchiere..pieno grazie!
L'alcool mi piace...non è tanto la sensazione di stordimento...oddio anche ma soprattutto i piccoli lampi di chiarezza che saltuariamente ti concede.
Non bere, un po' come non fumare o essere vegetariani, è una negazione della vita.
L'uomo da sempre distilla. Di tutto. A tutte le latitudini. Datemi una cosa qualunque e io la farò fermentare. Ne ricaverò un'ebbrezza rivelatrice. Dall'idromele alla cervogia, dalla tequila dei cactus, agave del deserto, fino alle patate per la vodka...qualunque cosa è stata tramutata in sostanza che provoca, se ingerita nelle adeguate quantità, assuefazione e alterati stati di coscienza.
La storia è zeppa di esempi di stati geniali di alterazione quasi permanente. Una volta la mia professoressa di latino mi svelò che Lucrezio quando scriveva il de rerum naturae era fatto di oppio ed era quello il motivo del suo panteismo...riusciva a comprendere la natura ad uno stadio più alto..o forse solo diverso. Jim Morrison, nessun paragone blasfemo... per carità, Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Baudelaire, Fabrizio de Andrè...tutti grandi bevitori ed a volte anche drogati...alla faccia della stronzata che la droga ti spegne...oddio la tossicodipendenza dev'essere terrificante ma basta dire che la droga è brutta...no no...è una figata pazzesca così come l'alcool altrimenti perché uno diventerebbe dipendente da una cosa orrenda...la vita quotidiana fatta di sfruttamento, malattia, incomprensioni, routine, falsi amici e soprattutto falsi nemici...quella sì che, a volte, è terrificante...le sostanze offrono momenti di lucida follia...se usate saggiamente..aiutano
Non propongo alcuna fuga dal reale..almeno non in modo sistematico...adoro la sfida mi piace la lotta, vivo e mi sento vivo solo nel combattimento...all'ultimo sangue per favore.
Semplicemente in questa ondata di bacchettonismo perbenista scusate ma io non mi ci trovo...non lo capisco...non mi piace. E non è parlare delle storie sessuali del mio premier che mi farà sentire meno il morso della mia precarietà voluta e scelta da un governo di centro sinistra che, maledetti bastardi, ho pure votato...fortunatamente non voto da anni...
Non cerco l'uscita politica...preferisco la sconfitta titanica a questo punto...ed allora titanicamente mi affido all'alcool..nelle sue forme più nobili per carità...grappa di barolo rum extra-vecchio vodke polacche aromatizzate cognac francese del '96...
solo per chiedergli un consiglio...una direzione..una specie di nocchiero della mia fantasia..una specie di bussola che mi sveli una rotta antica per posti nuovi...un modo per raggiungere le cose che non ho il coraggio di dire e di scrivere.
Ecco sì a volte la bottiglia ti da la forza di dire le cose di cui ti vergogni ma che in fondo sono lì in fondo a te e sono come scogli a pelo d'acqua..come le vecchie foto che riappaiono in fondo ad un cassetto e ti fanno, comunque, male...allora quando il mare è lontano quando l'aria sembra viziata e stantia...una bella bevuta serve...riuscissi ad ubriacarmi come si deve sarebbe meglio...ma niente...o semi sveglio o collassato...un disastro...intanto ascolto un po' di musica cerco un'idea inutile per un seminario a Parigi...oddio Parigi...ecco del seminario non m'importa nulla...mi faranno molti complimenti come al solito..come al solito non capiranno che li prendo amabilmente per il culo...ok lo so dovrei essere più umile...ma è il mio blog e quindi dico la verità...2/3 dei presenti non capirà assolutamente nulla di quello che dirò...il restante terzo sarà spaventato dalla reputazione di stronzo stronca carriere che oramai mi porto dietro e quindi sorrideranno e si diranno assolutamente d'accordo con me..pusillanimi...deficienti...però..Parigi..ci sono una discreta serie di inferi a forma di Bar verso Porte de Clignacourt dove mi posso rifugiare a bere con gli immigrati magrebini che mi parleranno delle rivoluzioni in Medio Oriente...no. Mi parleranno della loro vita di quanto le donne non capiscano la nostra livida poesia...il nostro romanticismo...di quanto ci tradiscano sempre e comunque e di quanto noi, nonostante tutto, le amiamo...intanto forse mi ubriacherò ancora e mi verranno altre idee sulle ragioni profonde della violenza dell'oblio della morte, della volontà di potenza che ci guida in una spirale che ci fa scivolare di massacro in massacro...da quello singolo ed autodistruttivo a quello sociale ed iconoclasta fino ad approdare alla deflagrazione suicida del gesto autodistruttivo supremo in nome della comunità...meraviglioso...dandosi che a svariate latitudini è così ben poca cosa la vita umana..io intanto bevo....non risolve...aiuta..potrei anche cominciare il prossimo libro...chissà...magie dell'alcool