mercoledì 1 giugno 2011

Adelante Poggibonsi!

Eh sì...abbiamo vinto. Io ci metto un po' a gioire...che poi in questi giorni non ho avuto davvero il tempo...avrei voluto concedermelo ma niente. A volte il mondo non te lo concede. Ed allora ho dovuto lavorare per tre giorni di fila..dormendo solo qualche ora...mentre tutti festeggiavano.
In realtà sono riuscito ad andare a bermi una birra con qualche amico...ma sempre con quel sottile giramento di palle che ti viene quando devi guardare l'orologio sapendo che ogni momento di gioia condivisa lo pagherai salato la mattina dopo...ma tant'è...a volte ci sono vittorie che sono talmente attese che riesci a godertele anche da solo. Camminavo per Firenze stasera...cena con amici e poi attraversavo San Ambrogio per andare a riprendere la macchina, quando sono stato investito da una leggerezza piena ed ho cominciato ad aggirarmi per le stradine di questo splendido museo.
Sorridevo. Ecco chi non mi conosce non capirà subito. Io rido molto è vero. Ma sorrido poco. Sono abbastanza stereotipico in questi miei avanzi di machismo da cultura popolare...da romanzo d'appendice. Oddio vado fiero del mio genere. Adoro essere maschio. Tante soddisfazioni tra cui quella di godere della rendita di vivere in una società costruita dai maschi per i maschi. Ci sono anche altri aspetti..ma questo è un piccolo post sulla mia felicità ebete nel pensarli..oggi..soli abbandonati nella disfatta. Mi vengono in mente qualche centinaia di critiche possibili. Niente da fare..sono di sinistra. Ci viene naturale impedirci la felicità. Ma oggi no. Me la concedo cammino e rido...arrivo a casa. Marco ha fame...non ha cenato. Io sì. Ma in realtà due spaghetti con un amico a tarda sera mi vanno. Non per riempire la pancia ma per riempire i polmoni di chiacchiere e di progetti. In fondo abbiamo vinto. E già si parla di referendum. Vincere aiuta a vincere ci diciamo. E domattina ci alziamo tardi e si va! Dove? Come dove...ma nei paesini a volantinare per il referendum. Così per il gusto di incontrare la gente di parlare con il genere umano e per la convinzione, assolutamente non suffragata da alcuno studio serio, che il referendum si vince (o si rischia di perderlo) in provincia...ed allora via, domani Poggibonsi! Sì lo so non è una piazza particolarmente difficile...ma fino al 10 giugno devo stare a Firenze...ed allora meglio Poggibonsi che niente. Oddio il volantinaggio al mercato! L'ultimo l'ho fatto circa dieci anni fa...pazzesco. Mi è sempre piaciuto. Poi mi sono ritrovato invischiato in una lunga serie di riunioni..ma a me piace fare il volantinaggio al mercato. Mi piace parlare con la gente mi piace capire. Faccio lo storico perché ho smesso di fare il volantinaggio al mercato. Sì perché sempre di passione per la vicenda umana si tratta. Non puoi scindere le due cose. Ed allora godiamoci questa vittoria facendo la cosa più naturale del mondo: parliamo alla gente, scendiamo tranquilli nelle strade. Fermiamo uno sconosciuto e diciamogli di andare a votare al referendum. Senza un motivo. Solo perché si può. Perché ne hai la possibilità ed è quello il bello della libertà. Decidere che le cose si fanno perché si possono fare. Perché non ti è impedito e quindi è quasi d'obbligo fare. Non grandi cose per carità..anche solo camminare sorridendo...arrivare al mercato di Poggibonsi, allora, diviene coscientemente rivoluzionario. Se ognuno di noi facesse anche solo quello che può, quello di cui ha diritto...basterebbe ricominciare a sognare,anzi no. A progettare. Mi sento ottimista. Abbiamo vinto ed io programmo...il prossimo viaggio avrei voluto farlo nei Balcani fino a Samarcanda...intanto vado a Poggibonsi a parlare con le persone...l'acqua è di tutti..il nucleare non serve in un paese sismico e con il nostro clima...sì Berlusconi andrebbe spedito prima davanti ad un giudice e poi magari ad asfaltare la Salerno Reggio Calabria...sono comunista e non me ne vergogno anzi ne sono fiero...no signora non mangiamo i bambini...mah no non ammazziamo nemmeno i preti.,...oddio quello che si faceva dare la cocaina da un finanziere per poi stuprare i ragazzini magari...
Facciamo le cose che possiamo fare fino a che siamo in tempo. Eh già perché poi il tempo passa e le cose che potevi fare ti divengono più difficili. Ne parlavo stasera con un'amica che mi parlava della sua voglia di maternità ma della sua paura della precarietà. Fallo questo figlio. Che ti importa...abbiamo vinto! Non sono matto, oddio forse un po', ma spero che lei ed il suo compagno non facciano questo sbaglio. C'è stato un tempo in cui ne avrei voluti anche io. Poi quel tempo è passato ed ho scoperto di non avere più la forza, l'energia emotiva per fidarmi di un altro essere umano al punto di farci un figlio..poi adesso sto cominciando il prossimo libro, quindi...però per tutti voi la fuori..progettate...mentre guidate verso Poggibonsi...ed al ritorno fermate la macchina in una strada di campagna...fate l'amore e se capita fate pure un bambino...abbiamo vinto!