lunedì 25 luglio 2011

Sofia. Splendide asfissie




Sofia è una bella città. Austera. Mi sarei aspettato una architettura un poco più orientaleggiante ma, a parte per le cupole delle chiese, non è rimasto molto. Il centro è un bel miscuglio di cupole, appunto, ma anche di razionalismo mittle europeo e di qualche, troppi, interventi sovietici. Più si va verso la periferia più i casermoni in stile socialismo reale hanno la meglio. Molto verde. Parchi giardini ovunque. Era anche meglio prima, poi, dopo la caduta del muro,la città è esplosa in termini numerici. Abbandonate le campagne la gente si è riversata nella capitale in cerca di un lavoro migliore che, molto spesso, non ha trovato. Nuovi abitanti nuove costruzioni. Senza un piano preciso a volte e, quindi, soprattutto nelle periferie i risultati sono piuttosto desolanti...soprattutto perché la mania di costruire case nuove non è andata di pari passo con la ristrutturazione delle vecchie che, di conseguenza, cadono a pezzi. Molte cose in Bulgaria cadono a pezzi. Letteralmente. Fascino decadente? No non hanno i soldi. Il bilancio bulgaro è in ordine, essendosi privatizzati anche l'anima non hanno spesa pubblica, quindi bilancio ok. L'Europa ringrazia. La stessa Europa che li ha guidati, sotto la supervisione di FMI e Banca Mondiale, verso il capitalismo. Bene. Il risultato è quello che alcuni qui chiamano il silenzioso sterminio del popolo bulgaro. La Bulgaria ha perso più di un milione di abitanti in 20 anni. Non fanno figli perché sono poveri ed i vecchi muoiono. A fronte dell'aumento di abitanti di Sofia ci sono decine di villaggi fantasma, e centinaia pronti a diventarlo nel giro di pochi anni. Ettari ed ettari di terra abbandonata. Fabbriche chiuse ad ogni angolo. Non sono state smantellate ma semplicemente abbandonate lì. In alcune ci sono ancora i macchinari arrugginiti. La gente neppure li ruba più. Un tempo la Bulgaria era un forte esportatore di prodotti agricoli. Ora li importa da paesi più ricchi. È il capitalismo, gli hanno detto. È una rapina, cominciano a pensare in molti. Dunque c'è stato già qualcuno che ha detto che le due cose sono molto simili...ma la storia è cinica. A volte si ripete ma mai con lo stesso copione. In compenso a Sofia troverete molti locali notturni di ogni genere ma soprattutto tantissimi Casinò. Non puoi girare un angolo che non trovi un bugigattolo che non sia stato trasformato in casinò. Sale da gioco di ogni tipo dove la gente va a tentare la fortuna. Del resto se altro non hai...del resto è legale. Qui, come in altri paesi dell'ex blocco socialista, quasi tutto è legale. Usciti da anni di follia hanno privatizzato e legalizzato quasi tutto, armi, prostituzione, gioco d'azzardo..ah le armi sì. Qui molti le portano. È normale. Durante la transizione, come in altri luoghi sapevano da dove volevano andarsene ma non dove sarebbero finiti, il tasso di criminalità è schizzato alle stelle ed allora la legge ti permette di comprare e portarti in giro quasi qualsiasi tipo di arma da fuoco. Ed a loro piace. Oddio non a tutti ma a molti. Ed allora non è inusuale che una riunione di lavoro finisca al poligono di tiro dove tra una bira ed una sigaretta, perché qui paese di grande cultura fumi dove ti pare, spari. Ed ovviamente mi ci hanno trascinato...per fortuna qualche piccolo ricordo su come si fa mi era rimasto. In alternativa ci sono i locali di lap dance anche quelli molto popolari che fino ad ora sono riuscito ad evitare...il mio machismo si esplica in forme differenti, la prostituzione quella davvero non la sopporto...ovviamente anche quella è legale. Così come è legale, oggi, arrivare fino al confine serbo. Un tempo non lo era. Per muoverti avevi bisogno di permessi speciali soprattutto per avvicinarti ai confini. Controlli, controlli ed ancora controlli. Oggi no oggi vai liberamente dove vuoi. Già peccato che non sia rimasto molto. Arriviamo quindi molto vicino al confine con la Serbia, altra area di grande fascino storico...difficile contare le battaglie combattute su queste montagne per il controllo di queste valli. Luoghi ricchissimi. Buona terra, tanta acqua. Un vero paradiso. Peccato che oggi non ci voglia stare più nessuno. La terra non vale nulla. Ci fermiamo a bere qualcosa in una specie di market-baretto nel villaggio natale del nonno di un amico. Subito si attacca a parlare con gli avventori. In realtà un avventore. Parla un poco di inglese. Gli dico che il paesino è molto bello anche se cadente e lui mi offre di comprare la casa di fianco alla sua: 2 case in realtà più qualche migliaio di metri di terra per 3500 euro! Sai qui non c'è nessuno io ho 42 anni e sono il più giovane degli 80 abitanti....un tempo prima della democrazia erano 800! Ma ora la gente si sposta verso la città..verso Sofia sperando in qualcosa di meglio. Oddio io mi guardo intorno ed ai miei occhi trovare qualcosa di meglio pare quasi impossibile. Ma la morte per asfissia europea dell'agricoltura bulgara ha avuto questo meraviglioso risultato. La fuga verso il nulla. Verso un nulla piuttosto disperato visto che le statistiche mettono la Bulgaria tra i primi tre posti in Europa per numero di suicidi! Alcune delle persone che ho incontrato qui, soprattutto quelli con un livello di educazione elevato, e qui come in tutti i paesi ex-comunisti sono molte, mi parlano di questa asfissia di questa sensazione di essere in trappola in una bolla statica. Sensazione parzialmente a me conosciuta, ma davvero la comparazione è improponibile. Non penso di essere nato e cresciuto in una società libera ed aperta. Anzi. L'idea del nemico ci fa accettare molte limitazioni alla nostra libertà teoricamente pensata ma poi, appunto, difficilmente agita. Ma qui è diverso. Qui si è passati dal controllo del socialismo reale che ingabbiava il corpo e che tentava le coscienze, alla gabbia della libertà fittizia che promette e non mantiene mai. Che ti fa sospirare, ad ogni passo un futuro differente, te lo fa anelare anche quando sai che non sarai mai in grado di raggiungerlo. Non posso giudicare cosa sia peggio. Io il socialismo reale non l'ho vissuto. Ma la rabbia dei miei nuovi amici bulgari mi fa pensare che questi due sistemi di dominio non siano, in fondo in fondo, poi così diversi...forse i due nemici si sono studiati per così tanto tempo che hanno finito per essere molto più simili di quanto non immaginassero.

lunedì 18 luglio 2011

L'insalata, grazie no!





No non è un post contro il vegetarianismo...sebbene ce ne sarebbe gran bisogno. Partiamo con alcune piccole coordinate...sono nel sud della Bulgaria, al confine con la Macedonia e la Grecia.
Sono a cena con amici del mio amico che mi ospita qui. Arriva l'insalata. Qui la usano sia all'inizio che alla fine del pasto un misto di pomodori, feta, cetrioli cipolle..buona. Uno di loro dice: no io l'insalata non la mangio, sai devo guidare...! A quel punto non capisco. Va bene, sono nel profondo dei Balcani e, quindi, cerco di non stupirmi di quelle piccole differenze che rendono il viaggiare così bello...ma questa proprio non la comprendo e dunque chiedo: la risposta è semplice loro l'insalata la usano per accompagnare la rakia (grappa fondamentalmente) ed allora il quadro si chiarisce...qui bevono come dei matti. In realtà non è solo il bere ma come dice il mio amico, sai noi qui siamo degli estremisti...in tutto! Mangiamo tanto per accompagnare il bere...il nostro ciclo digestivo è senza sosta. Ecco diciamo che si vede. Sono molte le persone che incontri per strada che hanno dei chiari problemi di”abbondanza”. La Bulgaria fa pochi figli e quei pochi li ammazza di cibo. Buono per carità ma non proprio leggerissimo...passiamo dalla zuppa di trippa di maiale ai coccoli con cioccolato! Il tutto sempre accompagnato da molto alcool....birra,che qui in onore alle radici turche si chiama bira e non pivo, al vino (ne hanno di molto buoni) alla famosa e famigerata rakia, passando per diverse tonalità di slivovitze e ouzo..insomma i Balcani al quadrato! Serbia, Grecia, Turchia...qui tutto si è incontrato almeno una volta..spesso si è scontrato...terra di guerre da sempre..contro tutti! A questo aggiungiamo la lingua...ok allora il cirillico lo hanno inventato loro, che dio li stramaledica,e qualunque altra cosa possano dirne russi e serbi è falsa. Il cirillico nasce qui...magari ci fosse pure morto! Non si capisce una mazza...io ho anche cercato di studiarlo un poco ma con risultati davvero imbarazzanti...parlicchio un poco di lingue slave e quindi credevo di potermela cavare ed invece no. Perché l'influenza dei turchi che qui ci sono stati per qualche secoluccio si fa sentire eccome. Per quasi ogni parola slava ne esiste un corrispondente turco...simile, nel significato, ma ovviamente non identico. Le traduzioni non possono essere mai accurate e le sfumature si sprecano. Loro ovviamente comprendono queste sfumature essendoci nati dentro..per noi è una tragedia. Al di la del fatto che io ancora sono fermo a capire i cartelli stradali quindi, almeno per ora, delle sfumature me ne fotto! Ed è pensando a questa contraddizione che rifletto mentre guido verso il confine con la Macedonia. No non ci volevo andare...ho letto male ed ho sconfinato...ma dicevo terra di grande bellezza e di grandi contraddizioni. Automobili nuove e carretti trainati da cavalli e asini in mezzo alla strada. Ah e non c'è modo di farli spostare. Sono trainati da muli mica per niente. Di solito sono guidati da vecchi o da ragazzi molto giovani, quasi tutti gitani che qui sono circa il 10% della popolazione. Vivono in aree specifiche delle città e dei villaggi, in pratica dei ghetti, quando non in mezzo al nulla che qui straborda...sì perché lasciata Sofia la Bulgaria è un susseguirsi di agglomerati minuscoli e di tante montagne..e campi dove oltre ai carretti incontri tranquillamente trattori sovietici e anziani con i falcetti. Una modernità antica, insomma, frutto di una transizione schizofrenica che ha svenduto il paese ai privati, spesso stranieri spesso affiliati alle diverse ramificazioni della mafia russa o balcanica, ed ha lasciato al potere molto del sottobosco che proveniva dalla dittatura sovietica. Ed allora le statue di Dimitrov sono state abbattute ma le élite del paese sono rimaste le stesse..si sono solo trasformate in falchi del capitalismo più sfrenato. Piccolo esempio...ci siamo spostati da Sofia verso il sud per incontrare alcuni vecchi amici del mio amico e per finire in una specie di festa zigana..una sagra di paese. Uno di questi amici è uno dei cuochi più famosi della Bulgaria viene qui a fare la stagione e guadagna ben...500 lev al mese! Ah ma lui è fortunato...fa un solo lavoro qui tutti...dzwa robota! 2 lavori se no non campi...sai con 300 lev al mese da due lavori quando l'affitto è di circa 120 lev...i conti sono facili. Senza contare che la transizione gli ha azzerato il sistema sanitario per cui le cure te le devi pagare! Un lev vale circa 50 centesimi per intenderci. Chiaramente non solo la sanità tutto è stato privatizzato, le fabbriche sono state chiuse, la Bulgaria è, di fatto, senza un'economia nazionale, non si produce più molto anzi quasi nulla. Uno dei business più floridi è comprare macchine usate dall'Italia aggiustarle e rivenderle in mezzo est Europa e medio oriente...ma i mercati più importanti erano Iraq e Afghanistan...non gli ha detto culo ecco!
Per inciso i nuovi mercati sono Siria e Iran, diciamo anche che un po' se la cercano...
Ma quindi come funziona il paese domando...vendono energia! Centrali nucleari al confine nord e tanta energia idroelettrica. Montagne, fiumi, energia! Di fiumi e di acqua qui ce n'è tanta..tante acque minerali, tante acque termali che quasi sono una disperazione...scavi nel cortile di casa e trovi acqua termale! Ogni paesino ha la sua fonte in ogni paesino vicino alla fonte c'è un monastero ogni acqua fa qualche caspita di miracolo. Saliamo a visitare il monastero più antico qui..ed uno dei più antichi del mondo...Rila. Sembra un forte poi mi rendo conto che è un forte. Qui arrivavano i turchi a ondate e, quindi, dovevi difenderti. A Rila è stata salvata la lingua, la cultura di metà dei Balcani mentre l'altra metà veniva annichilita dall'impero austriaco. Grande misticismo misto ad un poco di spirito d'impresa. I monaci vendono focaccine dolci, pane, acqua minerale dalla fonte un po' miracolosa ed acqua santa..insomma la Chiesa ortodossa non sta male...anzi. In compenso mi rendo conto di una cosa...in cima ai monti trovi i monasteri ortodossi ed a valle i minareti. Sì perchè i turchi ponevano l'assedio e nel frattempo, assediando assediando, a valle convertivano. Oddio un po' con la parola un bel po' con la spada, ma convertivano ed i musulmani in Bulgaria ci sono ancora. Mi prefiguro scenari bosniaci...no per ora no. Bevono. Sono musulmani atipici. Le donne lavorano e gli uomini di norma stanno al bar ad ubriacarsi. Io nel frattempo continuo questo piccolo viaggio bulgaro e torno a Sofia dove devo incontrare la commissione nazionale per la de-secretazione degli archivi della polizia dei tempi del regime comunista...guidiamo verso la città pian piano il paesaggio cambia...non moltissimo in realtà ma di questo ne parliamo alla prossima...stasera apro una bottiglia di Rakia....