lunedì 4 aprile 2011

Cinismo

Ecco ci risiamo un'altra volta...sono cinico! Bah a me non sembra. Disincantato magari...a volte realista, sicuramente materialista...ma perché cinico? Stasera sono tornato a casa, in una delle tante case in cui vivo dato che il nomadismo continua, ed ho trovato un amico affranto. Io in realtà mentre attraversavo Firenze, città dove di quando in quando soggiorno per motivi di lavoro, avevo le migliori intenzioni del mondo...il fanciullo suddetto era sparito da circa 48 ore in compagnia della fidanzata americana..per inciso la prima americana simpatica ed ironica della storia...ed io volevo invitarlo a mangiare una sana pizza! Avevo fame, situazione a me piuttosto comune...è una questione atavica...avi contadini schiavi delle intemperie, quando c'era del cibo andava mangiato... ed andava mangiato tutto che non si sapeva cosa il futuro avrebbe riserbato...io non lo so cosa mi riserba il futuro quindi nel dubbio...mangio. Ma, entrato dalla porta eccomi di fronte allo sconforto ed alla mestizia! Cos'è successo chiedo, prefigurandomi apocalittici scenari di scontri di civiltà con la suddetta americana...no niente scontro di civiltà un amico del mio amico sta molto male. Fegato.
Vita dissoluta, bevuto troppo...fegato andato e nessuna speranza di avere un trapianto in quanto alcolista...'azz. Comprendo lo smarrimento ma devo reagire. È più forte di me è la mia natura...non riesco a stare fermo..e purtroppo nemmeno zitto cosa che mi ha causato innumerevoli problemi. Per un po' di tempo lo sto a sentire cercando di farfugliare le solite banalità di circostanza...assolutamente inutili e, in quanto tali, pure deleterie. Intanto ho fame. Non posso farci niente è uno stimolo gastrico non una decisione...ho fame. Vabbeh me la tengo e continuo ad ascoltare la storia di questo ragazzo che ha scelto un modo affatto rapido ed affatto indolore di morire...bere come un dannato fino a distruggersi. Brutta storia. Come tante altre. Capita. No davvero io credo che capiti. O meglio credo che qualunque spiegazione ci si possa dare non sarà mai giusta. Mettiamola così è una giustificazione ma non vi è nulla di giusto o di sbagliato nel morire. Capita a tutti almeno una volta nella vita. La vita è una malattia mortale diceva Chechov. Ognuno decide di farne un poco quello che vuole. E non credo che nessun altro abbia poi grande diritto a cercare di giudicarlo. Ancora una volta sarebbe una giustificazione utile a noi che restiamo.
Chi muore lo fa e basta. Che questa sia la sua volontà non credo tolga o aggiunga niente altro. Perché dovrebbe? A meno che non si creda nell'immortalità di un'anima donataci da una qualche divinità alle cui regole bisogna sottostare, che differenza fa? Perché questa differenza se scandagliata ci porta a dire cosa è Bene..cosa è Male...ma ci sono più cose in cielo ed in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia! Ecco, forse sono cinico...non lo so...inizialmente il mio amico mi guarda stranito. Forse pensa che sia impazzito...ma non credo di esserlo. Credo nella libertà...anni fa avrei detto che la libertà è un processo esclusivamente sociale. In parte ne sono ancora convinto ma più volte in questi ultimi tempi ho riflettuto su di un'altra forma di libertà... una libertà solo personale, individuale persino. Ed allora guardo il mio amico affranto e mi metto a cucinare. Sì apro il frigo e decido che si deve mangiare...e possibilmente qualcosa di buono. Mi muovo veloce adesso...preciso...afferro cipolla, melanzana e peperone rosso...a lui passo delle zucchine..via a listarelle sottili...apriamo del vino...a soffriggere la cipolla e a grattugiare un po' di pecorino, anche lui ha fame. Rimesto le verdure e gli dico...sai scusami non volevo essere indelicato ma davvero...a te perché ti importa così tanto della sua scelta? Per il dolore fisico che sta soffrendo? Ok se è quello lo capisco..altra ragione per cui amo le droghe...per quello psicologico che lo ha portato a fare questa scelta di vita? Di vita? Sì morire, ed il modo in cui questo succede, a volte è una scelta di vita. Non è un elogio al suicidio..per carità io adoro vivere e mi piacerebbe poter sempre essere sano e forte e godermi ogni istante. Ma ho conosciuto, mio malgrado la malattia e la paura e conoscerò, prima o poi la morte. Io, personalmente spero poi..ma lo dico oggi. Non so che cosa deciderei io se per qualche motivo la vita dovesse, un giorno, risultarmi insopportabile. Di certo non vorrei essere giudicato. Siate pure tristi e mesti per qualche ora, se proprio dovete...se invece, nonostante la vostra tristezza foste in grado di festeggiare...io lo preferirei...lo considererei un atto di rispetto e di amore verso quello che sono. Ecco allora che non lo so, forse, sono cinico o forse provo a rispettare anche le cose che non capisco. Quelle che proprio mi disturbano provo ad evitarle...non voglio cambiarle...non credo che le persone si possano cambiare...odio quando provano a cambiare me...sarò sbagliato ma mi vado benissimo così.
Scolo la pasta...amalgamo il formaggio...mangiamo..ridiamo..viviamo.